Come fare i baffi a manubrio: taglio, cura e tipologie
- 23 feb 2021

Eleganza aristocratica e stile inconfondibile? La risposta sono i baffi a manubrio. Un taglio tornato in voga grazie al mondo hipster, in cui la barba folta e curata è un tratto irrinunciabile.
Taglio e cura dei baffi uomo a manubrio
Anche se a prima vista non si direbbe, i baffi a manubrio sono piuttosto facili da modellare e mantenere. Per realizzarli è necessario anzitutto lasciarli crescere per almeno tre mesi, altrimenti i peli non saranno abbastanza folti. In particolare, in questo periodo non va rasata la barba che va da sotto le narici agli angoli della bocca.
Una volta raggiunta una lunghezza adeguata, si procede al taglio. Attenzione ad avere a portata di mano tutti gli strumenti giusti: forbici, rasoio, cera e pettine per baffi. La lunghezza va decisa prima di iniziare il lavoro con le forbici, che rappresenta il passaggio fondamentale. Mentre con il rasoio si vanno a correggere i punti più difficili da raggiungere. È quindi consigliato l’uso di un modello dotato di accessori di precisione, che semplificano sensibilmente la fase di taglio.
Una volta ottenuta la forma desiderata, i baffi a manubrio vanno pettinati e arricciati ai lati con la cera. Questa operazione va ripetuta più volte al giorno, soprattutto nella settimana immediatamente successiva al taglio. In questo modo, il pelo ha una piega più stabile e definita, che migliora sia l’estetica che la manutenzione dei baffi.
Per pettinarli è buona regola partire dal centro e procedere verso l’esterno, orientando così il pelo. Si tratta di un’operazione da compiere quotidianamente, anche quando si lascia crescere la barba.
Altra good practice per la manutenzione dei baffi a manubrio è quella di non sfoltirli spesso. La ragione è semplice: potendo contare su una consistenza notevole, modellare il baffo nella forma desiderata risulta più facile. A tal proposito è essenziale l’uso di una cera modellante di alta qualità, alleato ineguagliabile nella cura dei baffi voluminosi.
Tipi di baffi con taglio a manubrio: quali sono i principali
Il baffo a manubrio classico si caratterizza per una lunghezza notevole e per le estremità ricurve in direzione degli zigomi. Ma ne esistono anche altre versioni, tutte accomunate dalla presenza di un pelo folto, seppur diverse nelle lunghezze. Tra le più famose ci sono il baffo imperiale e quello inglese. Estremamente diffuso all’inizio del ventesimo secolo, il baffo imperiale si distingue per una netta divisione centrale e punte arricciate verso l’alto.


Il baffo inglese invece richiede lunghezze notevoli.
Per ottenerlo è necessario dividere i baffi al centro e rasare tutti i peli che superano gli angoli della bocca. Le estremità vanno pettinate e fissate in modo da ottenere dei baffi dritti e pungenti.
Il baffo ungherese è tra le versioni più virili dei baffi a manubrio. Tratto distintivo dei leader dell’Europa dell’Est nel periodo successivo all’unione tra il Regno d’Ungheria e l’Impero austriaco, è spesso associato a coraggio e audacia, soprattutto in campo militare. Per ottenerlo è necessario far crescere il pelo per diverse settimane, in modo che arrivi fin sotto le labbra. La curvatura delle punte è solitamente meno decisa rispetto al baffo imperiale, come anche la divisione centrale.