Cos’è la piramide olfattiva e i trucchi per leggerla facilmente
- 17 ago 2021
Sensuale o delicato, naturale o sintetico, per uomo o per donna. Non importa a quale categoria appartiene, ogni profumo corrisponde ad una piramide olfattiva ben precisa. È questa che decide intensità e persistenza della fragranza. Ma come funziona esattamente?
Cos’è la piramide olfattiva profumi e come leggerla
Quando percepiamo un profumo si attiva la corteccia celebrale, ossia la zona di cervello che elabora gli stimoli forniti dall’olfatto. Si realizza quindi la cosiddetta rappresentazione olfattiva, ossia la reazione di natura emotiva che il cervello associa alle essenze.
Ma poiché ciascuno di noi avverte gli odori in maniera leggermente diversa, diventa essenziale una classificazione che sia il più possibile oggettiva. Vale a dire la piramide olfattiva, una schematizzazione delle note che compongono le essenze, in base al livello di volatilità e persistenza.
Il concetto di piramide olfattiva profumi è stato introdotto nel 1889 da Aimé Guerlain, in relazione alla fragranza Jicky. Nel corso del tempo la classificazione è stata perfezionata, e oggi viene utilizzata per indicare le modalità di evaporazione e la persistenza delle varie essenze che compongono un profumo. Sì, perché non tutte le note hanno la medesima capacità di resistere sulla pelle e a seconda di come vengono miscelate tra loro, danno origine a profumi anche molto diversi.
Nello specifico, sono individuate tre tipologie di note olfattive: note di testa, di cuore e di fondo. La piramide si legge dall’alto verso il basso, con le note di testa che evaporano più velocemente e le note di fondo con la persistenza maggiore. Una regola che vale per ogni fragranza, e che si rivela estremamente utile per comprendere la piramide olfattiva profumi famosi. Così da capire se la fragranza risponde ai tuoi gusti, anche senza provarla in negozio.
Differenze tra note di testa, di cuore e di fondo
In materia di profumo note di testa è sinonimo di leggerezza. Queste sono infatti le note olfattive che vengono percepite per prime e che compongono anche la parte più volatile dell’essenza. Di conseguenza tendono a sfumare dopo pochi minuti dalla vaporizzazione sulla pelle. Solitamente ricoprono il ruolo di note di testa le essenze marine e agrumate, predilette dai mastri profumieri per l’anima frizzante e fresca che le caratterizza.
Dopo le note di testa di un profumo, ci sono le note di cuore. Vengono percepite dall’olfatto solo dopo almeno un minuto dalla vaporizzazione, vale a dire quando le note di testa iniziano a sfumare. Queste particolari note olfattive rappresentano la parte intensa e calda del profumo, l’olfatto continua infatti a percepirle anche dopo ore. Nella maggior parte dei casi si tratta di essenze fruttate o floreali.
Ultime ma non meno importanti le note di fondo. Queste sono le più persistenti dell’intera piramide olfattiva e, come quelle di cuore, restano sulla pelle anche a distanza di ore dalla nebulizzazione, in certi casi persino per un giorno intero. Sono quindi estremamente importanti nella caratterizzazione del profumo. Quanto alle tipologie di essenze, queste note riguardano in linea di massima quelle dal carattere più deciso: legnose, orientali, ambrate.