Cosa sono i baffi alla francese: come realizzarli e curarli al meglio
- 2 mar 2021

Tipicamente associati ai pittori d’oltralpe, i baffi alla francese sono un taglio di barba particolare e abbastanza eccentrico. Come realizzarli e mantenerli? Per chi sono davvero indicati? Vediamolo insieme.
Baffi uomo alla francese: vistosi, eccentrici e impegnativi
Perfetti per chi ama essere al centro della scena, i baffi alla francese possono raggiungere lunghezze importanti e si distinguono per le estremità solitamente arricciate verso l’alto. Caratteristica, quest’ultima, che condividono con diversi altri tagli, come quello a manubrio e quello imperiale.
È impossibile però confonderli con uno degli altri tagli appena citati. La ragione è da ricondurre alla quantità di peluria presente. È frequente, infatti, che questo baffo raggiunga dimensioni oltre il normale taglio, tali da rendere complicate le attività più comuni, come mangiare e bere.
Di conseguenza, prima di passare al taglio alla francese è consigliabile considerarne le implicazioni: solo con una corretta e costante igiene è possibile gestirlo. I baffi vanno lavati quotidianamente, anche più volte al giorno, con detergenti specifici. Pena l’insorgenza di irritazioni della cute.
Se questo sembra troppo impegnativo, meglio provare qualcosa con una manutenzione minore, ad esempio i baffi a mosca o il taglio Chevron. Ma anche i baffi a manubrio possono essere un’opzione: sono vistosi e di dimensioni notevoli, ma mantenendosi più distanti dalle labbra il rischio di contatto con gli alimenti è nettamente minore. Ragione per cui la loro manutenzione è più agevole.




In ogni caso, per il lavaggio è importante utilizzare un detergente viso specifico per la barba. Con uno generico c’è il rischio di imbattersi in una formulazione troppo aggressiva, che potrebbe irritare la cute.
Come realizzare i baffi lunghi alla francese, le indicazioni per il taglio
Per ottenere i baffi alla francese è essenziale innanzitutto lasciare crescere la barba per almeno 4-5 settimane. Quando si arriva al momento del taglio è bene armarsi di forbici, pettine, rasoio, cera da barba, crema da barba e gel dopobarba ad azione emolliente.
Per prima cosa si applica la crema con un massaggio, in modo da ammorbidire la barba e semplificare quindi la rasatura. Dopodiché con il rasoio si elimina completamente la peluria presente nelle zone delle guance e del mento.
A questo punto non resta che procedere alla definizione del baffo. Il taglio alla francese prevede baffi che partono dal naso e seguono il profilo delle labbra fino ad arrivare all’angolo della bocca, in corrispondenza del quale la peluria si arriccia.
Per semplificare la fase di taglio basta aiutarsi con il pettine: prima tirando leggermente il pelo per districarlo, poi regolando la lunghezza. Chiaramente per queste operazioni è essenziale l’uso di un paio di forbici specifiche per la barba. Guai a ricorrere a soluzioni alternative.
Una volta completata la fase di styling, non resta che applicare il gel dopobarba in tutta la zona rasata e la cera nei baffi. Quest’ultimo passaggio aiuta infatti a mantenere la forma arricciata. In particolare, perché il pelo mantenga la piega è buona norma, nella prima settimana dopo il taglio, pettinarlo ed arricciarlo con la cera almeno due volte al giorno.
Manutenzione dei baffi francesi: risultati perfetti in pochi passaggi
Quanto infine alla manutenzione, i baffi alla francese vanno regolati circa una volta a settimana, ma la frequenza dipende dalla velocità con cui cresce il pelo. La procedura è semplice. Per prima cosa si appoggia il pettine sotto il naso, in modo da fissare un punto di riferimento rispetto alla bocca.
Si comincia poi ad accorciare la peluria intorno alle labbra, seguendone il profilo, fino a correggere completamente i bordi del baffo. L’ultimo passaggio è la rasatura totale del resto della barba, che può essere eseguita anche senza accorciare i baffi. Chiaramente non deve mancare una buona cera, indispensabile per modellare i peli e ottenere una perfetta forma arricciata.